A chi volesse fare lo stesso, consigliamo di aprirsi al modo di vivere locale

Non sempre i sogni, una volta raggiunti, regalano la felicità promessa, e lo sa bene Nadia, 49enne della provincia di Roma che, dopo aver desiderato per anni un bar tutto suo, una volta realizzato il sogno si è ritrovata senza più tempo per sé stessa e senza un guadagno adeguato alle numerose ore di lavoro. A quel punto la donna, insieme al marito Alessandro, 60enne, imprenditore con esperienza nella falegnameria, ha deciso di andare a vivere a Tenerife, “Anche se, in realtà, non ero mai stata alle Canarie!”

Il destino, poi, ci ha messo lo zampino perché, grazie all’amico di una sua dipendente, che viveva a Lanzarote, la coppia ha cominciato a visitare l’isola e se n’è innamorata. “Mio marito ha avviato un’impresa per la camperizzazione di mezzi, settore che, qui, ha molta richiesta,” racconta Nadia, “Ha potuto farlo perché ha delle competenze in quel settore. Sconsiglio a chiunque, infatti, di aprire una propria attività se non si hanno le competenze in merito.”

Nadia, invece, continua a lavorare nel mondo della ristorazione ma, insieme al marito, sta per realizzare un altro grande sogno, “L’anno scorso abbiamo comprato un camion e, una volta in cui avremo finito di lavorarci, lo sfrutteremo per viaggiare il più possibile.” Nel frattempo, Nadia e Alessandro si godono la loro vita a Lanzarote, “Qui si vive in maniera diversa dall’Italia, l’isola non offre la movida, ma paesaggi bellissimi. La vita è più rilassata, abbiamo tanti amici fra la gente del posto e ho imparato che ciò che ha più valore in assoluto è il tempo.”

Nadia Addesse Lanzarote

Ciao Nadia, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Mi chiamo Nadia, ho 49 anni e, insieme al mio compagno Alessandro, di 60 anni, ho deciso di cambiare vita. Abbiamo vissuto sempre ad Ariccia, un paesino in provincia di Roma, famoso per la porchetta. Io ho cominciato a lavorare nei bar all’età di 16 anni, prima come barista e, in seguito, come cuoca. Il mio compagno, invece, è falegname da tutta la vita, ha iniziato la sua avventura come imprenditore da giovanissimo e, con gli anni, si è costruito una bella impresa con operai che è andata bene fino al 2012. Dopo, la crisi economica ha cominciato a farsi sentire e, a questo punto, abbiamo pensato di diversificare creando una nuova attività e abbiamo dato vita quello che era il mio sogno, avere un bar tutto mio, che abbiamo tenuto per circa 3 anni.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Nel 2016 ho visto che il bar, che era il mio sogno, si era trasformato nel mio incubo per via delle troppe ore di lavoro. Ero un tutt’uno con il mio bar, non avevo mai del tempo libero per me e, il tutto, senza guadagnare abbastanza. Arrivata a questo punto, ho cominciato a voler cambiare vita e a sognare Tenerife, tanto è vero che i miei clienti, invece di trovare il menù sulle lavagne del bar, trovavano la scritta:” Me ne vado a Tenerife.” Tuttavia, non ero mai stata alle Canarie.

Sognavi Tenerife ma sei finita a Lanzarote. Com’è successo?

Ho scelto Lanzarote perché una mia dipendente aveva un amico che si era trasferito qui, aprendo un ristorante. Mi sono messa in contatto con questa persona e abbiamo cominciato a frequentare Lanzarote per delle vacanze. Pian piano, mi sono innamorata sempre di più dell’isola. Durante la nostra ultima vacanza qui, durata un mese, mio marito ed io abbiamo frequentato un corso di spagnolo con un professore locale, perché avevamo già deciso che, a breve, ci saremo trasferiti.

Tu e tuo marito avete una falegnameria dove camperizzate mezzi. Puoi raccontarci di più?

Una volta trasferiti qui mio marito si è iscritto come autonomo nella falegnameria, sperimentando i vari settori di questo ambito, senza trovare sbocco nel settore degli arredamenti e infissi in legno. A quel punto, dato che ne ha le competenze, si é dedicato a un settore molto più richiesto qui, quello della camperizzazione dei mezzi e, in questo ambito, stiamo tuttora sviluppando la nostra attività. Essa è ancora allo stato embrionale, ma con grandi potenzialità.

Che consigli daresti ad altre persone che volessero avviare una loro attività a Lanzarote?

I consigli che daremmo alle persone che volessero avviare una loro attività qui sono d’imparare la lingua, per rispetto delle persone locali, e di non dare vita a un’attività se non si hanno l’esperienza e le competenze necessarie per portarla avanti. C’è da tenere a mente che non siamo in Italia e che le abitudini della gente del posto – per esempio, quelle in merito a cibo e attività – possono essere diverse da quelle a cui siamo abituati.

Nadia Addesse Lanzarote

Come vi siete mossi, invece, per cercare un alloggio?

Abbiamo trovato il primo alloggio grazie a un connazionale conosciuto qui, che viveva a Lanzarote da tanti anni poi, conoscendo gente del posto, non è stato difficile trovare altri alloggi in cui abitare. Vi racconto meglio la storia. Nei periodi in cui venivamo qui in vacanza/perlustrazione andavamo nei locali italiani per conoscere connazionali così da avere informazioni sugli affitti delle case.

Un giorno, un italiano proprietario di un ristorante di Puerto del Carmen, ci ha fatto conoscere un ragazzo italiano che stava vendendo un bar. Ovviamente non abbiamo comprato il bar ma abbiamo fatto amicizia con lui, tanto che è tuttora un nostro grande amico. Questo ragazzo ci ha presentato i suoi genitori, che vivevano qui da poco, in una bella casetta vista mare a Puerto del Carmen. Questa casetta si trovava in un piccolo complesso immobiliare, così abbiamo chiesto al nostro amico il favore di avvisarci qualora si fosse liberato un appartamento. Dopo poco, quando noi eravamo già tornati in Italia, abbiamo ricevuto la bellissima notizia: si era liberato un appartamento di fianco a quello in cui vivevano i genitori di questo nostro amico. Con le nostre referenze, lasciate al proprietario dal nostro amico, e la buona parola che lui ha messo per noi, abbiamo avuto accesso alla nostra prima abitazione. Abbiamo fatto subito il bonifico per la cauzione e per le quote d’affitto per i primi due mesi, poi abbiamo deciso la data del nostro trasferimento.

Quali sono i prezzi medi e potete suggerire delle zone in cui vivere bene spendendo il giusto?

Noi viviamo bene ad Arrecife, che è la capitale, con poco turismo e con i prezzi delle case più economici, se paragonati a quelli delle abitazioni in zone più turistiche. Lì, i prezzi medi si aggirano sui 500/700 Euro il mese. In generale, i prezzi medi degli affitti sono dai 400 ai 700 Euro mensili, dipende se l’alloggio è in una zona turistica o meno. I prezzi più bassi si trovano nelle zone periferiche della capitale, che è Arrecife, tuttavia, essi sono in continuo rialzo. Per quanto riguarda luce e acqua, noi nel nostro appartamento paghiamo mediamente 60 Euro il mese ma abbiamo la fortuna di non pagare niente di riscaldamento. Del resto, qui c’è l’eterna primavera!

Quanto costano, in generale, i servizi della vita di tutti i giorni?

Per quanto riguarda i supermercati, ultimamente i prezzi sono diventati alti, come quelli che ci sono in Italia, anzi, i prodotti ortofrutticoli sono più cari. Il costo del carburante, tuttavia, qui è nettamente più basso se comparato a quello in Italia (anche dopo gli ultimi rincari). Per l’assicurazione e il bollo auto non c’è paragone: qui, il proprietario di un’utilitaria può spendere 200 Euro l’anno tra bollo e assicurazione. Sigarette, alcol e profumi costano un 30% in meno rispetto all’Italia.

Nadia Addesse Lanzarote

Come sei stata accolta dalle persone del posto?

L’accoglienza della gente del posto dipende, logicamente, dal modo in cui ci si pone. Riguardo alla nostra esperienza è stata un’accoglienza bellissima, soprattutto perché la gente ha apprezzato i nostri sforzi per imparare la loro lingua. Come accennato in precedenza, abbiamo frequentato un corso intensivo di un mese con un insegnante del posto e, anche grazie a lui e alle sue conoscenze, ho trovato il mio secondo posto di lavoro come cuoca in un ristorante molto rinomato di Playa Blanca, una zona molto turistica. Anche in quel ristorante ho ricevuto un’accoglienza magnifica da parte dei proprietari. Sia io sia mia marito abbiamo tantissimi amici tra la gente del posto.

Come valuteresti servizi come la sanità, la burocrazia e i mezzi pubblici?

Per la mia esperienza, avendo utilizzato i mezzi pubblici per andare al lavoro, devo dire che li ho trovati puntuali, puliti e con orari molto frequenti. La burocrazia è molto più scorrevole rispetto a quella italiana. Sto parlando sia degli appuntamenti sia del personale addetto, molto più ben disposto ad aiutare,rispetto a quello medio italiano. Inoltre, molte cose si possono fare anche su Internet. La sanità, nella mia esperienza, non si può neanche paragonare a quella italiana. Prima di tutto, il lato umano di medici e infermieri è nettamente superiore a quello che troviamo, di media, in Italia. In una degenza in ospedale, si prendono cura di te in maniera eccellente e sembra di essere in un hotel 5 stelle, con tutti i servizi.

Cos’è assolutamente necessario, secondo te, per vivere un’esperienza serena a Lanzarote?

Per vivere un’esperienza serena di trasferimento a Lanzarote é necessario affidarsi a un’asesoría professionale per fare i documenti. È importante, inoltre, avere la voglia di cambiare stile di vita. Direi che quella è la cosa che dovrebbe venire prima di tutte le altre. Bisogna avere un motivo e un obiettivo importanti per i quali fare un cambio radicale nella propria vita. Bisogna essere anche consapevoli che Lanzarote è un posto dove “apparire non è fondamentale.” È importante anche darsi del tempo per entrare nelle abitudini locali, nei cicli molto più lenti, nel fare la coda al supermercato e ascoltare la cassiera che parla serenamente con il cliente che hai davanti di come questo ha trascorso la serata… insomma, bisogna perdere lo stress con il quale si crede di dover vivere per tutta la vita.

Che suggerimenti daresti a chi vorrebbe avviare un’attività a Lanzarote?

Il primo passo è conoscere l’isola e le abitudini della gente locale in tema di cibo e costumi, perché sono molto diverse dalle nostre. Come già accennato, sconsiglio di avviare un’attività senza avere competenza ed esperienza in quel settore ma suggerisco d’informarsi sui regolamenti e sulle leggi, facendosi seguire da professionisti del posto. È necessario, inoltre, fare un’indagine di mercato per sapere se quello che si vuole fare è richiesto, imparare la lingua, ampliare la cerchia delle conoscenze tra la gente del posto e avere le spalle economicamente coperte per il periodo di avvio dell’attività, che potrebbe essere più lungo del previsto.

Che consigli daresti, invece, a chi volesse andare in vacanza lì?

Il mio consiglio per chi vuole venire in vacanza qui è di affittare un van o un camper per poter vivere un’avventura in piena libertà, che permetta di apprezzare quello che quest’isola offre, non la movida, ma i paesaggi. Godersi un tramonto in riva al mare, addormentarsi con il suono delle onde e svegliarsi con la luce dell’ alba per poi visitare ogni angolo ben nascosto… questi, e altri simili, sono i momenti che rendono una vacanza a Lanzarote unica.

Per gli amanti della cultura del posto, consiglio di visitare tutte le opere e i musei del famoso architetto César Manrique, il quale dedicò parte della sua vita a mantenere Lanzarote come gioiello delle Canarie.

Nadia Addesse Lanzarote

Dato che siete a Lanzarote da 7 anni, in questo periodo, hai notato dei cambiamenti sull’isola?

Sì, da 7 anni a questa parte, abbiamo notato diversi cambiamenti sull’isola. Cominciamo dal già menzionato rincaro dei prezzi nei supermercati per arrivare all’aumento del carburante ma anche ad atteggiamenti di diffidenza verso gli stranieri da parte della popolazione locale. Questo è causato dal forte afflusso e dalla mancanza di alloggi a lungo termine perché le abitazioni vengono usate principalmente come alloggi vacanze, data, appunto, la grande affluenza di turisti, specialmente d’italiani. Forse per questo motivo, oggi si trovano molti più prodotti alimentari italiani rispetto a quanti se ne potessero trovare in passato.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Ho imparato a vivere la vita con un ritmo più rilassato,tant’è che ho potuto mettere in pratica degli hobbies che avevo chiuso nel cassetto. Ho scoperto, poi, la passione per il viaggiare in camper e che il tempo è la “cosa” più importante della vita e vale molto più di tutto ciò che è materiale. Ho appreso che non esiste una proprietà privata, se non la propria vita.

Progetti futuri?

I nostri progetti futuri includono il costruire una casa su ruote. Un anno fa abbiamo comprato un camion e abbiamo iniziato i lavori. Non appena sarà pronto, tireremo fuori un altro sogno dal cassetto, quello di viaggiare il più possibile.

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